Con questa mia piccola guida voglio dare qualche semplice dritta su come effettuare correttamente la taratura dei reattori di calcio Korallin serie C-XXXX…
Personalmente ho usato per anni il modello più piccolo (il C-1501) con ottimi risultati, sia in termini di resa che di consumo di CO2, ma veniamo a noi e alla messa in funzione e taratura del reattore.
Il korallin ha un difetto implicito che è quello di avere la pompa in alto, questo vuol dire che una volta che manca la corrente o che dai troppa CO2 la pompa va in cavitazione e gira a vuoto. La situazione, specie per quanto riguarda il black-out migliora di molto andando a spostare la pompa in basso con due spezzoni di tubo di silicone o se vuoi far un lavoro di fino con tubi e raccordi in PVC.
Per quanto ami spassionatamente le pompe EHEIM, la 1048 a mio avviso è un po troppo fiacchetta per il lavoro che deve fare, l’ideale sarebbe sostituirla con la sorella maggiore, ovvero la 1250. Questa sostituzione può essere fatta agevolmente se ci si accontenta di collegare la pompa con dei tubi flessibili in silicone e di adagiare la stessa a terra, se invece se decide di mantenerla sul coperchio del reattore occorre intervenire più pesantemente sulla raccorderia del reattore rifacendola in toto.
Da quello che ho letto su Reef Central, il più importante forum mondiale di acquariofilia va molto bene anche una NJ1200 che ha il vantaggio di consumare meno rispetto alla 1250, aver un’ingombro minore e di conseguenza a ciò è posizionabile sul coperchio senza grossi problemi e senza dover rifare la raccorderia in PVC ma semplicemente cambiando i due manicotti in silicone con due più lunghi.
Personalmente consiglio fortemente questa modifica in quanto il reattore ne guadagna in prestazioni e stabilità, e non da ultimo vi è una minor formazione di deposito sul fondo una volta che il media viene consumato.. Con una pompa più potente si va a creare più più turbolenza e quindi è più facile che si riesca a mettere in circolo la CO2 che avanza.
Nei molti articoli in cui si parla di questi reattori non mancano utilizzatori che hanno tagliato il pezzetto di tubo in PVC grigio dell’aspirazione dell’acqua (l’originale sarà lungo 2,5 cm) a raso del coperchio. In questo modo si va a creare una sorta di recupero di CO2 automatico, cosa che manca intenzionalmente nel reattore ma si va a modificare drasticamente la struttura interna del reattore e di fatto lo si rende simile a molti altri presenti sul mercato.
Capitolo media di riempimento: anche qui il korallin punta i piedi. Scordatevi di farlo funzionare con media sottili, si impacca tutto sul fondo e dopo solo poche settimane di utilizzo è necessario svuotare il tutto e sostituire il materiale.
Meglio impiegare media grossolani come l’ARM Extra coarse o la corallina Jumbo. Il reattore va riempito, ma non tutto, pena blocchi frequenti. Il gold standard è riempirlo a 3/4 circa, se lo si ha ancora attaccato prendete come riferimento la parte superiore dell’adesivo korallin. Non andate oltre. Utilizzate il reattore fino a che il media scendo solo di poco al di sotto della metà della colonna. Se scende troppo il reattore diventa instabile e poco performante anche in virtù della ridotta colonna e della ridotta quantità di media inserito.
Capitolo taratura. Qui viene il difficile! Abbandonate tutti il sistema di contare le gocce in uscita. Andate in farmacia e comprate una siringa da 50 cc. Togliete lo stantuffo e tappate il cono dove andrebbe infilato l’ago con del domopak ed un’elestico. Ora si ragionerà meglio e più e non si dovrà più tenere il conto delle gocce.
Io sconsiglio di impiegare i rubinetti dati di serie (quelli della gardena per capirsi), sono scostanti e si incrostato in poco tempo. Io ho sempre usato i morsetti, costano poco e fanno benissimo il loro lavoro. Più di qualche persona che conosco si trova bene con i gocciolatori con membrana in silicone della Claber. Non vi so dare un parere diretto perchè non li ho mai usati ma conoscendo la meticolosità di questa persona mi fido e di conseguenza mi sento di consigliarli come alternativa.
Veniamo alla taratura vera e propria. Caricate d’acqua il reattore accendendo la pompa di carico o aprendo la deviazione sulla risalita (io ho sempre usato una pompetta di carico e secondo me non c’è alcuna differenza tra i due metodi di carico). Lasciate aperti entrambe i rubinetti e scollegato il tubicino della CO2. Così facendo si riempie per bene il contabolle, una volta che uscirà l’acqua dal contabolle innestate il tubicino della CO2 con il flusso debole ma aperto, strozzate lo stesso in modo da non aver ritorno d’acqua lungo il tubicino. Appena la camera sarà piena l’acqua inizierà ad uscire dal tubicino posto più in alto (quello dove c’è l’a scritta outlet) chiudetelo e lasciate aperto solo quello centrale di sfiato. Una volta che sarà sfiata tutta l’aria (alla prima messa in funzione o dopo la sostituzione del media lasciate aperto lo sfiato per almeno una mezz’oretta) chiudete anche questo rubinetto, fate partire la pompa di ricircolo ed infine aprire piano piano il tubicino dell’acqua arricchita di calcio.
Inizialmente regolate un flusso 20 cc/min con 20 bolle al minuto, lasciate tutto fermo per 24 ore e dopo misurate il KH in uscita dal reattore. Questo deve essere attorno ai 30 o più, ma mai andare oltre i 40 (anche perchè il korallin materialmente non ci arriva, o meglio ci arriva per brevi periodi ma poi non li mantiene). Se lo si ha ci si può aiutare anche con un pHmetro di quelli a penna. Si prelevano 50/100 cc d’acqua in uscita dal reattore e si misura il pH. Questo dovrà essere compreso tra i 6.1 ed i 6.5. Il pH più acido va impiegato con l’ARM (6.1/6.2) mentre con la corallina si può tenere un pH leggermente più elevato (6.4/6.5) ed avere lo stesso ottimi risultati di scioglimento del media.
Una volta che il reattore sarà stabilizzato e che funzionerà correttamente (ovvero soluzione in uscita con KH da 30 in su) si andrà ad agire sul flusso per regolarlo in base alle richieste della vasca. Se questa ha un consumo molto ridotto di carbonati oltre che a chiudere il flusso va ridotto anche l’apporto di CO2 perchè altrimenti si crea la maledetta bolla sotto al coperchio e la pompa va in cavitazione e si deve reiniziare tutta la procedura di taratura.
Si deve comunque partire dal presupposto cardine che il reattore di calcio (qualunque esso sia) serve a mantenere i valori in vasca, non a correggerli. Se partite con valori molto bassi di Ca ed KH non aspettatevi che il reattore li riporti su… O meglio, per essere più precisi questa manovra può anche essere fatta starando intenzionalmente il reattore ma in questo modo non funzionerà mai per giorni di fila senza andare in blocco.
Il korallin è una macchina che una volta tarata bene va come un treno. Personalmente l’ho utilizzato 6 anni e una volta che l’ho tarato dopo il riempimento con il nuovo media mi va continuamente fino a che il media scende sensibilmente nella colonna senza che la bolla diventi troppo grossa e che la pompa vada in cavitazione, ovviamente blackout esclusi.
Spero di essere stato chiaro e che questa mia piccola guida possa una volta per tutte chiarire meglio il funzionamento di questa ottima macchina.
Bravo Roby, bella la guida!!!
Però secondo me questa frase “Il pH più acido va impiegato con la corallina (6.1/6.2) mentre con l’ARM si può tenere un pH leggermente più elevato (6.4/6.5)” è il contrario….cioè corallina 6.4/6.5 e l’ARM 6.1/6.2 dalle prove che ho fatto io….
Grazie di avermelo fatto notare, avevo invertito io i due media, ora l’articolo è corretto… Poi con le ultime confezione di ARM è un disastro, l’ultima l’ho tolta dal reattore per disperazione.
quindi cosa mi consigliate per ricaricare il mio reattore, arm , o corallina ?
ora sto usando arm da 8 mesi circa ph nel reattore 6.2 / 6.4
ca 400 in vasca kh 8 /8.2
bravo roby ottima spiegazione tecnica
secondo me la corallina è la migliore….costa molto meno, consuma meno co2 dell’arm, e rilascia anche magnesio…..l’unico svantaggio è che può rilasciare fosfati, tracce minime….se l’acquario gira bene i fosfati li smaltisce…..
Io mi sono sempre trovato molto bene con la corallina Jumbo Korallen Zuch, poi tutto un tratto non si è più trovata in commercio e allora sono passato all’ARM che reputo comunque un buon media. Ora sono tornato alla corallina, “no brand” che è vero rilasciare un po di fosfati in più ma costa decisamente meno. Contando che faccio fuori 3 kg di media in 3 mesi risparmiare non mi dispiace…